lunedì 28 marzo 2011

Un luogo, dei nomi.

Per darmi un po' di libertà in quello che scrivo, ho deciso che tutti i nomi di luoghi e persone (a partire dal mio) saranno inventati. I fatti no, quelli sono assolutamente veri.

Dunque, per cominciara non dirò di preciso che faccio, solo che mi sto dottorando in una materia scientifica. L'università in cui lo sto facendo si trova nel nord, nella ridente Pianura Padana e la chiamerò usando un nome che ne indentifichi in maniera univoca le caratteristiche. Sarà Nebbiosa (Zanzarosa mi suonava male). Il mio giovane "advisor" ("tutor" mi fa ridere, "capo" è onestamente troppo) viene soprannominato da molti studenti (forse per i capelli lunghi, forse per il filo di barba, forse per il mento sporgente, forse perché è proprio identico) Jigen, e così sarà anche in questo blog.

Le segretarie si dividono in due gruppi: le due segretariebuone (segretariabuona1, segretariabuona2. I numeri sono scelti per questioni anagrafiche. E non è un caso che inizino con lettere minuscole) e le Arpie (Arpia1, Arpia2 e menoArpia. In questo caso i numeri indicano l'importanza. E il grado di str... arpiaggine).

Ah, la mia vita scientifica si snoda in due laboratori diversi: la Saladapranzo (perché è grosso, spazioso, luminoso, pieno di gente e soprattutto si mangia sempre) e il Loculo (perché... vabbé, è l'opposto dell'altro). Nella Saladapranzo si lavora al pc, si elaborano i dati, discute con Jigen in quei rari momenti in cui lo si trova, si legge Repubblica, si va su Facebook e ovviamente, si mangia. Nel Loculo si trovano gli strumenti, e delle figure pallide e magroline che dicono di essere tesisti a meno di un mese dalla laurea.

Questi sono i luoghi e le persone fondamentali da descrivere adesso (per dire, solo nel mio laboratorio oltre a me ci sono altri 8 dottorandi, alcuni post doc e un altro paio di Professori (notare la P maiuscola)), per gli altri c'è tempo... 

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